Sono state date molte interpretazioni alle Sfingi e alle Chimere di Alba
Gonzales, a quelle sculture che ti conquistano sin dal primo sguardo, fra

sensualità e mistero, fra un’armonia che si ispira alla classicità antica e
contorsioni di corpi che si avvolgono nella modernità, passando da Eros e
Psiche a momenti di turbamento e di sottile inquietudine. Ma sono anche
sculture che gridano, magari in silenzio, ma gridano per ribellarsi contro
un certo modo di concepire la vita di oggi. L’acuta osservazione viene
fatta da uno dei più noti scrittori italiani, Alberto Bevilacqua, autore della
presentazione in catalogo della bellissima mostra “ Metamorfosi e
miti”che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta ( Lucca)
dedica alla scultrice nella pineta della Versiliana in collaborazione con
Promoline e Fondazione La Versiliana Festival. L’artista, che preferisce
essere chiamata “ scultore-donna” espone, sino al 31 agosto, quindici fra
bronzi, marmi e resine appartenenti ai cicli “ Sfingi e Chimere”,“ Omaggio
agli Etruschi” e “ Metamorfosi”, oltre a due bronzi realizzati in omaggio al
Festival La Versiliana: “ Sfidando il sogno di essere farfalla” e “ Dietro
l’ultima nota che non basta mai”. Il titolo di quest’ultima opera ricorda il
passato di Alba, che fu apprezzata danzatrice – e la danza è anche musica –
e pure brava cantante ( come pure il marito Giuseppe Pietrantonio
prematuramente scomparso, tenore dotato di una voce dal timbro
ragguardevole). Il corpo umano è il fulcro dell’opera di Alba, un corpo ora
di un attraente androgino ora sensualmente di una donna che ostenta
provocante e disinibita le sue nudità o arcanamente di una bestia
mitologica, ma sempre con la raffinata, leggiadra e sinuosa eleganza del
ballerino/a che danza leggero sul palcoscenico come se volesse librarsi
verso un anelito di libertà. Ecco perché, osserva Alberto Bevilacqua, “ il
perno di tutta la scultura della Gonzales è “ il corpo”, sono le mille varianti
che la scultrice dà al proprio corpo, tentando di liberarlo da una sorta di
prigione, da una sorta di censura che vorrebbe impedire di farlo vivere
sfrenatamente libero”. Una “ danza attraverso il tempo” che secondo
Bevilacqua svela un altro aspetto del talento di Alba Gonzales: quello
appunto di trasferire il proprio io in altre epoche, in altre civiltà, con il
sogno di essere farfalla che può posarsi sul “ Tufo etrusco”, sugli emblemi
antichi e insieme contemporanei della vicenda umana. A questo proposito,
afferma Bevilacqua, “ Viviamo in un tempo che va verso l’atonia, che non
sa più come dibattersi fra tenerezza e violenza, fra gaudium vitae e una
drammatica avversione al sopruso. Ma contro la rassegnazione, contro
Pilato che se ne lava le mani, c’è ancora un grido, magari silenzioso, che si
incide nei profili, che anima le forme dei corpi. Questo grido è ravvisabile
nelle sculture della Gonzales”. Sono opere che acquistano un fascino

particolare nelle mostre all’aperto, come ben ricordano gli affezionati di
Cortina, dove Alba Gonzales alcuni anni fa aveva allestito, su invito della
scrittrice e pittrice Milena Milani, una memorabile mostra nei luoghi più
suggestivi e frequentati della “ Regina delle Dolomiti”, a incominciare dal
mitico corso Italia, ritrovo dei vip. Non a caso il Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi, già collezionista di Alba, le ha commissionato 7 opere
da collocare en plein air nel “ Labirinto della Liberta” di villa Certosa, in
Sardegna. In una sua testimonianza riportata in catalogo, il premier
afferma di aver ricavato l’impressione, dal primo impatto con le sculture di
Alba Gonzales che “ l’autore dovesse essere dotato di una personalità
entusiasta e passionale, da annoverarsi tra i principali artisti
contemporanei”. Le opere realizzate per villa Certosa secondo Silvio
Berlusconi escono dai tre cicli abituali della Gonzales e “ possono essere
considerate una fase a se stante, un inno artistico alla libertà e alla sua
continua ricerca da parte dell’uomo, una celebrazione plastica della libertà
come il bene più prezioso”. A questo punto, mentre viene spontaneo
chiedersi di chi sarà la prossima testimonianza per una mostra della
Gonzales ( forse il Papa, chissà….), a noi comuni mortali non rimane che
sottolineare la straordinaria maturità artistica raggiunta dalla scultrice. Fra
i suoi temi prediletti, oltre ai miti, alle figure mitologiche, o erotico-
oniriche e alle reminiscenze, in versione moderna e originale, degli antichi
Etruschi, c’è il tema delle Metamorfosi. Particolarmente pertinente, perché
le Metamorfosi sono degli autoritratti incredibili e fantastici, ispirati dal
subconscio, di un io che, fra sogni, sofferenze, aspirazioni e speranze,
gioie e drammi, esce dall’intimo di Alba e si concretizza in quei bronzi
affascinanti, diventati materializzazione della metamorfosi, della
trasformazione nella plasticità della materia di una ballerina che danzava
sognando di fare la scultrice in uno scultore-donna che ha trovato la sua
vera e più autentica vocazione, senza dimenticare la danza e la musica. E’
scultrice dal 1973 Alba Gonzales. Si è conquistata il successo in (
sicuramente aveva incominciato bambina) 35 anni di duro e serio lavoro,
fra fornaci e scalpellini della Toscana e del Veneto, ascoltando umilmente
i consigli di Maestri di fama internazionale, in particolare a Pietrasanta, e
allestendo mostre in Italia e all’estero sempre più importanti. Ed è
talmente innamorata dell’arte da non esitare ad aiutare altri artisti, tanto
che il Museo Pianeta Azzurro, da lei fondato a Fregene, è diventato un
punto di riferimento per molti scultori, noti o emergenti. La mostra di
Pietrasanta, gradevolissima cittadina celebre per le sue fonderie d’arte e

per gli atelier di famosi scultori che vi giungono da tutto il mondo, è una
tappa particolarmente significativa per la carriera della Gonzales. Alla
quale, a questo punto, non resta che cambiare nome, visto anche che un
critico l’ha definita “ una donna solare”. Non più Alba quindi, che segna
l’inizio, ma “ Mezzogiorno “, quando il sole ormai splende alto.
Miti e Metamorfosi
La Versiliana – Marina di Pietrasanta ( LU ) Dal 4 luglio al 31 agosto 2008

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